(Il Ghirlandaio) Roma, 25 giu. – “Abbiamo raggiunto tutti gli obiettivi che ci eravamo posti per la patrimonializzazione del gruppo. In ogni caso, la controllante Salini Costruttori deve gestire la sua quota al meglio: se si presentano occasioni di crescita non escludiamo l’idea di confrontarci con altri soci, anche se la
cosa non è ora all’orizzonte”. A dichiararlo l’amministratore delegato di Impregilo, Pietro Salini, in un’intervista al Corriere della Sera.
Il manager del primo gruppo italiano di costruzioni ha sottolineato come nel capitale della società sia cresciuto non solo il flottante ma anche l’azionariato estero. Nel collocamento appena concluso, che ha fatto scendere la controllante Salini Costruttori al 60%, gli acquisti sono arrivati soprattutto da Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia oltre che dall’Italia. In particolare i due fronti anglosassoni sono saliti al 20% del capitale della società con gli Usa all’8-9% e la Gran Bretagna al
12-13%.
Ora la società punta “a una crescita del 16% composto all’anno nel mondo, in un mercato che sale del 10% in termini di infrastrutture. Quanto ai singoli Paesi, intendiamo per esempio insistere sulla piazza australiana e crescere di peso negli Stati Uniti e in Medio Oriente”, ha concluso.